“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 13,24-30
+ In quel tempo, Gesù espose alla folla un’altra parabola, dicendo «Il regno dei cieli è simile a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo. Ma, mentre tutti dormivano, venne il suo nemico, seminò della zizzania in mezzo al grano e se ne andò. Quando poi lo stelo crebbe e fece frutto, spuntò anche la zizzania. Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero “Signore, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene la zizzania?”. Ed egli rispose loro “Un nemico ha fatto questo!”. E i servi gli dissero “Vuoi che andiamo a raccoglierla?”. “No, rispose, perché non succeda che, raccogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano. Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio”». Parola del Signore
Mediti…AMO
Lo sfondo della parabola è quello di un complesso discorso che vede al centro due piante dell’agricoltura. Una buona e una cattiva: il grano e della zizzania.
Metafora della vita religiosa del popolo ebraico.
Per innumerevoli secoli, infatti, a causa dell’osservanza delle leggi della purezza, i giudei erano vissuti separati dalle altre nazioni.
Questo isolamento li aveva davvero segnati, tanto che, anche dopo essersi convertiti, alcuni continuavano a seguire questa osservanza che li separava dagli altri, cercando a tutti i costi la purezza totale.
E, in questa aberrante logica, qualsiasi segno di impurità doveva essere estirpato in nome di Dio, perchè “…il peccato non può essere tollerato”.
Ma altri, come per esempio Paolo, insegnavano che la nuova legge che Gesù chiedeva di osservare, diceva il contrario, perchè “..è vero che il peccato non può essere tollerato, ma bisogna essere tolleranti con il peccatore”.
Fratelli e Sorelle, sia nella società come nella nostra vita di famiglia e personale, si intrecciano qualità buone ed incoerenze, limiti ed errori.
Nelle comunità si riuniscono persone di diverse origini, ciascuna con la sua propria storia, con il suo vissuto, la sua opinione, i suoi aneliti, le sue differenze.
E, in esse spesso troviamo persone che non sanno convivere con le differenze.
E vogliono essere giudici degli altri, perché credono di essere SEMPRE nel giusto, mentre TUTTE le altre sono nell’errore.
La parabola del grano e della zizzania ci aiuta a non cadere nella tentazione di escludere dalla comunità coloro che non pensano come noi.
Non dobbiamo MAI DIMENTICARE che Dio ci giudicherà per il frutto che produrremo (Mt 12,33), e che la forza e il dinamismo del Regno si manifestano nella comunità, che PUR SE PICCOLA E PIENA DI CONTRADDIZIONI, È SEMPRE UN SEGNO DEL REGNO.
Ma essa non deve, a sua volta, mai dimenticare che non è la padrona o la proprietaria del Regno, né può considerarsi totalmente giusta.
E’ necessario fare una scelta chiara per la giustizia del regno, e nello stesso tempo, insieme alla lotta per la giustizia, avere pazienza ed imparare a vivere e a dialogare con le differenze e con le contraddizioni.
Quando avverrà la mietitura avverrà la separazione.
Per ora, il nostro cammino di fede è denso di grano e di zizzania, e tale deve rimanere.
In questa “NON SEPARAZIONE”, nel cammino terreno, POSSIAMO COGLIERE NON SOLO LA PAZIENZA DI DIO, MA SOPRATUTTO, PER NOI, L’INVITO A CRESCERE COME GRANO E NEL GRANO, EVITANDO LA ZIZZANIA, sapendo distinguere l’uno dall’altra, perché il nostro procedere sia sereno e sicuro, E AVVENGA SULLE STRADE TRACCIATE PER NOI DAL CUORE DI DIO.
Dio lascia sul nostro cammino non solo il grano, ma anche la zizzania, opera del suo -e anche nostro- nemico.
Questa permissione di Dio, A CHE IL NEMICO FACCIA QUESTO, ci fa intuire che forse è il Mistero di Dio, in questa parabola, che ci viene presentato, prima ancora che la sua azione e la nostra possibile collaborazione.
E, alla luce di ciò mai dobbiamo dimenticare che –comunque- Dio fa si che la Parola cresca in noi, come il buon grano, anche se –come abbiamo visto- non da sola.
Cresce insieme alla zizzania, seminata dal nemico, dall’oppositore, dal menzognero.
Sempre dobbiamo imparare a vederla attorno a noi, in noi, e pure a vedere il malvagio seminatore attorno a noi “come un leone ruggente”, dirà San Pietro nella sua prima lettera (1Pt 5,8).
Infatti VEDIAMO CONVIVERE IN NOI E NEL MONDO, luce e tenebre, grazia e peccato, santità e dannazione, bene e male… che si affrontano e si combattono.
E a seguito di questo combattimento, a volte siamo tutti di Dio, a volte siamo solo del mondo, ovvero di satana, rassegnati e senza speranza, abituati al male, intristiti e dannati nelle nostre scellerate scelte.
Ma tutti desideriamo non essere fragili, e di essere solo buon grano, o. meglio ancora, di essere un campo straordinariamente ricco e fecondo.
Tutti noi, a livello di desiderio, vorremmo non fare i conti con la parte oscura, tanto da pansare, come i servi della parabola, di VOLER STRAPPARE VIA SUBITO LA ZIZZANIA.
Ma Dio non ha l’ansia di perfezione spirituale che noi viviamo, e per la quale, vorremmo essere dei santi e dei giusti, subito.
Ma l’Eterno Dio ci chiede di essere dei figli pazienti, di vedere i nostri limiti e riconoscere e combattere la nostra tenebra, che MAI va mai assecondata.
MA VA ACCOLTA E TRASFIGURATA.
Fratelli e Sorelle, combattiamo la buona battaglia di Dio… cresciamo nell’umiltà e pensiamo solo a seminare e ad irrigare il grano.
Perchè la zizzania, al tempo opportuno, sarà Dio a strapparla.
RAGIONIAMOCI SOPRA…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!