24 aprile MERCOLEDI’ 4^ SETTIMANA DI PASQUA B – GIOVANNI 12,44-50 “Io sono venuto nel mondo come luce”.

«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).

Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.

E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”

Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”

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Dal Vangelo secondo GIOVANNI 12,44-50

+ In quel tempo, Gesù esclamò: «Chi crede in me, non crede in me ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Io sono venuto nel mondo come luce, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre. Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo. Chi mi rifiuta e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho detto lo condannerà nell’ultimo giorno. Perché io non ho parlato da me stesso, ma il PADRE, che mi ha mandato, mi ha ordinato lui di che cosa parlare e che cosa devo dire. E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico così come il PADRE le ha dette a me». Parola del Signore

 

Mediti…AMO

Il Vangelo di oggi ci presenta la parte finale del Libro dei Segni, in cui l’evangelista fa un bilancio.

Molti credettero in Gesù ed ebbero il coraggio di manifestare la loro fede pubblicamente. Altri discepoli credettero, ma non ebbero il coraggio di manifestare pubblicamente la loro fede., perché ebbero paura di essere espulsi dalla sinagoga.

E molti altri, invece, non credettero “…sebbene avesse compiuto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui; perché si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto alla nostra parola? E il braccio del Signore a chi è stato rivelato?” (Gv 12,37-38).

Dopo questa constatazione, Giovanni riprende alcuni dei temi centrali del suo vangelo:

  • Credere in Gesù è credere in colui che lo ha mandato.
  • Gesù è la luce che venne al mondo.
  • Gesù dice: Non sono venuto per condannare il mondo.
  • Gesù dice: Il Padre mi ha ordinato ciò che devo dire.

Possiamo constatare che molti dei “verbi” sono usati “in negativo”:

  • “…non crede in me”(v.44);
  • “…non sono venuto per condannare..”(v.47);
  • “…non ho parlato da me stesso..”(v.49).

Gesù quindi “si nega” per affermare che tutto quello che Egli ci ha comunicato viene dal Padre e ha il Padre come soggetto.

In Gesù Cristo la verità di Dio si è manifestata interamente.

Gesù, infatti, tralasciando il nome di “Dio”, introduce quello di “Padre”.

Il concetto di Dio Padre è dominante nel cristianesimo, ed è Gesù stesso a chiarire questa caratteristica reale di Dio, che lo rende “Padre”.

Il nome di “Dio”, avendo perso il significato di un nome preciso, è ritenuto al massimo come attributo.

Così, per alcuni, “Dio” è un nome freddo, che non esprime né genera alcun sentimento o affetto.

Egli non porta la verità, MA È LUI STESSO LA VERITÀ.

E RIVELANDO LA VERITÀ, CRISTO RIVELA IL PADRE.

Ne dicende che VEDERE CRISTO SIGNIFICA VEDERE IL PADRE E, AL CONTRARIO, RIFIUTARLO SIGNIFICA CONDANNARE SE STESSI, PERCHE’ NON ABBIAMO PRESO PARTE ALLA VOLONTA’ DEL PADRE SUO E NOSTRO.

Tutto quello che Gesù dice e fa, quindi, è assolutamente vero, in quanto EGLI ESPRIME SEMPRE E SOLO IL PADRE E LA SUA VOLONTÀ.

In questo senso Egli è “la luce” di cui parla al v.46: chi crede in Gesù “non rimane nelle tenebre.

Cinque secoli prima di Cristo, il Profeta Isaia scrisse:

  • Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse(Isaia 9,1).

E con lo stesso inchiostro di luce, con cui san Giovanni tratteggia il Volto di Gesù “…la luce vera, quella che illumina ogni uomo (Giovanni 1,9), si chiude l’ultimo libro della Bibbia, l’Apocalisse “…non vi sarà più notte e non avranno più bisogno di luce di lampada, né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà e regneranno nei secoli dei secoli(Apocalisse 22,5).

La sua Parola e la sua opera illuminano pienamente la Persona e il Mistero di Dio Padre, di cui Gesù è la perfetta e piena rivelazione e comunicazione.

LA FEDE IN LUI È FEDE NEL PADRE E LA VISIONE DEL FIGLIO, NELLA FEDE, È VISIONE DEL PADRE.

Lo scopo della sua missione è presentato in termini di luce: coloro che credono non restano nelle tenebre del peccato, e perciò non vengono condannati.

Coloro invece che respingono Gesù (per l’incredulità come disobbedienza) e non accolgono la sua parola, NON VENGONO CONDANNATI DA GESÙ, MA DALLA SUA PAROLA NON ACCOLTA.

Il motivo sta nel fatto che Gesù è l’unico rivelatore del Padre e questa è l’unica salvezza per noi.

Di fronte alla PAROLA DI DIO non si può rimanere indifferenti o neutrali, ma occorre operare una scelta: o con Gesù o contro Gesù.

LA PAROLA DI DIO INVITA GLI UOMINI A FARE UN GIUDIZIO, ma allo steso tempo È ANCHE UNA PAROLA CHE SOTTOPONE GLI UOMINI A GIUDIZIO.

Il Signore infatti dichiara “beatochi ascolta la sua parola e la mette in pratica.

Chi respinge Gesù e non accetta le sue parole, sarà invece giudicato proprio dalla parola di Dio, che si esprimerà in un giudizio di condanna.

C’è un solo modo per sfuggire a questo giudizio: QUELLO DI LASCIARCI GIUDICARE ADESSO DA QUESTA PAROLA.

E lasciarci giudicare significa prima di tutto, ascoltare la parola, ricercarne il concetto di novità e di conversione per la nostra vita, essere fedeli operatori di essa anche quando il discorso che ci rivolge è duro e difficile.

Premesso ciò, è chiaro allora che il Signore cerca di farci capire con parole semplici che è stato mandato da Dio stesso, con lo scopo, non di condannare, ma di illuminare la strada che porta alla salvezza, per non farci rimanere nelle tenebre.

Ora sta a noi capire che non si può rimanere indifferenti a questo divino amore.

Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!

Il Signore IDDIO ti Benedica

Prega il Signore per me, Fratello che Leggi… …e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!

Sia Lodato Gesù, il Cristo!