“«Fermatevi nelle strade e guardate, informatevi circa i sentieri antichi, dove sta la strada buona e prendetela, così troverete pace per le anime vostre» (Geremia 6,16). Voglia il Cielo che ascoltiamo la voce del Signore che ci dice «…questa è la strada, percorretela» (Is 30,21).
Io ti prego, o mio DIO: effondi il tuo SANTO SPIRITO, su questo indegno tuo servo, perchè io possa leggere la Tua PAROLA, e possa trasmetterla, contemplando ciò che ha rivelato il VERBO TUO.
E beati siano coloro che HANNO OCCHI DI FEDE per riconoscere il mistero pasquale presente nell’umile quotidiano e mani operose PER FARE DELLA PROPRIA VITA UN GIARDINO IN CUI DIO PUÒ PASSEGGIARE.”
Pietro Saltarelli… il VECCHIO FARISEO COMMENTA…. “In illo tempore: dixit Iesus…”
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Dal Vangelo secondo MATTEO 5,43-48
+ In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Parola del Signore
Mediti…AMO
Nel vangelo di oggi vediamo come Gesù ha interpretato il comandamento “…non uccidere“, in modo che la sua osservanza porti alla pratica dell’amore.
Oltre a dire “…non uccidere” (Mt 5,21), Gesù cita altri quattro comandamenti dell’antica legge:
- non commettere adulterio (Mt 5,27),
- non dare falsa testimonianza (Mt 5,33),
- occhio per occhio, dente per dente (Mt 5,38)
- e, nel vangelo di oggi: “Amerai il prossimo tuo ed odierai il tuo nemico” (Mt 5,43).
Così, in cinque volte, Gesù ci mostra la strada per raggiungere l’obiettivo della Legge, ovvero LA PRATICA DELL’AMORE (Mt 5,22-26; 5, 28-32; 5,34-37; 5,39-42; 5,44-48).
Certamente, direte voi, erano rassicuranti i precetti della Legge orale: ERAVAMO INVITATI AD AMARE IL PROSSIMO.
E il prossimo era la persona che mi stava accanto e che la pensava come me, chi condivideva la mia fede e la mia sorte.
Anzi: anche all’interno del popolo ebraico si potevano fare delle distinzioni, fra chi rispettava la Legge e chi no.
TUTTI, PERÒ ERANO ASSOLUTAMENTE CONCORDI NEL RITENERE CHE IL NEMICO ANDASSE SEMPRE ODIATO E COMBATTUTO.
E noi tutti, Fratelli e Sorelle, sappiamo bene che amare i nostri nemici, amare quelli che ci perseguitano e ci fanno soffrire, è difficile, e non è nemmeno un “buon affare”, perché UMANAMENTE ci impoverisce.
Eppure è questa la strada indicata e percorsa da Gesù per la nostra salvezza.
Infatti, non basta non uccidere, perché il Vangelo va oltre e non teme di chiederci ciò che appare impossibile all’uomo.
E L’UOMO PUÒ ACCOGLIERE QUESTO COMANDO SE HA FEDE IN CRISTO.
NON SOLO, PER METTERLO IN PRATICA PUÒ FARLO SOLO SE ACCOGLIE LA GRAZIA DI CRISTO.
SOLO IN QUESTO CASO L’ASCOLTO DELLA PAROLA DIVENTA CARITÀ ATTRAVERSO LA PREGHIERA.
È qui che Dio opera misteriosamente e ci chiede di dire parole e di compiere gesti che, altrimenti, non saremmo in grado di porre in essere.
Dobbiamo capire bene e non cercare soluzioni a buon mercato, perché, se facciamo bene attenzione, ci accorgiamo che il Vangelo non invita semplicemente a custodire buoni rapporti con quelli che riconosciamo come nostri fratelli.
E neppure si limita a chiedere di azzerare ogni rancore nei confronti di quelli che ci hanno trattato male.
Tutto questo certamente non è facile, ma è ragionevole.
Gesù invece ci chiede l’impossibile, ci domanda di amare i nemici, cioè quelli che si comportano verso di noi come avversari e ci fanno del male, quelli che ci giudicano e mostrano di non avere alcuna considerazione.
Ecco allora che, invece di restituire al mittente il male, Gesù ci chiede di aprire il cuore e di guardare tutti CON UNO SGUARDO PIENO DI AMORE.
Il motivo è semplice: non possiamo considerare nessuno come un nemico, perché trattare gli altri come nemici significa pensare male o fare del male.
E chi fa questo, diventa nemico di Dio e di se stesso, perché deforma la sua identità, cedendo nelle mani del maligno, la sua libertà.
Troppe volte la nostra Fede si riduce a tiepido buon senso, che chiunque potrebbe vivere, tanto che il cristianesimo si è annacquato riducendosi ad un inoffensivo moralismo e a un becero buonismo.
MA SE COSÌ È, ALLORA ESSERE CRISTIANI NON CAMBIA NULLA RISPETTO AD ESSERE DEI BUONI CITTADINI.
Se, invece, prendiamo sul serio l’Evangelo, allora diventa davvero è possibile amare i nostri nemici, pregando per loro, affinchè ottengano una conversione di vita e il perdono dei peccati.
Ma può far questo, solo chi ha fatto esperienza della straordinarietà della Misericordia di Dio.
Solo chi la ha vissuta “sulla pelle”, ARRIVA A CAPIRE CHE SE CI SI E’ RIEMPITI DELL’AMORE DI DIO, LA VENDETTA E LA VIOLENZA DIVENTANO ASSOLUTAMENTE INCONCEPIBILI.
Ricordiamoci infine che la liturgia, in questo tempo, ha proposto alla nostra riflessione tantissimi parallelismi fra «la legge antica e LA LEGGE NUOVA, la legge del monte Sinai e la LEGGE DEL MONTE DELLE BEATITUDINI», affinche, stimolati dalle meditazioni e dalla loro riflessione, potessimo rivedere la nostra vita, ALLA LUCE DELLA POTENZA DELL’AMORE DI DIO.
E ricordiamoci anche CHE LA PREGHIERA FA MIRACOLI, e ciò vale non solo quando siamo in presenza di nemici.
Ma vale anche quando nutriamo qualche antipatia, «qualche piccola inimicizia», perché esse, pur apparentemente innocenti, preparano il terreno del nostro cuore” all’odio fratricida.
E allora, soprattutto in questa fase prodromica, bisogna pregare, invocando «l’aiuto del Signore che corre in nostro aiuto versando sulle ferite del nostro cuore l’olio dell’amore, per preparare i nostri cuori alla pace.
Ragioniamoci sopra…Pace e Bene!
Il Signore IDDIO ti Benedica
Prega il Signore per me, Fratello che Leggi…
…e ti prego di copiare e condividere, se ciò che hai letto è stato di tuo gradimento!
Sia Lodato Gesù, il Cristo!